Ad ogni azione corrisponde una reazione, uguale e contraria.
È legge. È una regola fisica. Eppure tante volte aveva cercato di infrangerla o semplicemente eluderla.
Aveva impiegato tutta la sua forza, la sua determinazione per far andare le cose come avrebbe voluto lui. Ma si sa, le regole sono regole, valgono sempre, da loro non si può scappare.
Prima la scelta avventata della sua giovinezza. Tra le numerose strade che aveva davanti a sé, aveva preferito quella più scontata: tutti si aspettavano quella scelta, tutti. E non li aveva delusi. Vedeva bene il percorso che era già stato disegnato. E così aveva optato per quell’università.
Ma ad ogni reazione corrisponde una reazione. Così, al contrario di qualsiasi previsione, si stancò, il suo animo si ribellò. Non era quella la sua via, era chiaro. Lui strinse i denti, terminò il suo dovere in modo eccellente. Tuttavia ciò che avrebbe dovuto portare alla sicurezza di una carriera appassionata lo piegò, lo gettò a lato prostrato, lo rifiutò.
Scelse un altro percorso. Più facile, a detta di alcuni, da folli secondo altri. E anche questa volta la reazione non si fece attendere. Avrebbe dovuto trovarvi sicurezza, ma sotto i suoi piedi si dipanava un percorso ad ostacoli, un ponte instabile sospeso nel nulla.
E ora si trovava a combattere, ancora. A tenere duro, mentre le ginocchia cedevano. Tutta l’energia sembrava esaurita in vani tentavi di raggiungere un obiettivo,tanto desiderato quanto lontano.
Non di sarebbe arreso, però. Ci aveva pensato. Lo avrebbe voluto, ma non lo avrebbe mai fatto.
E allora avanti. Dopotutto alle regole c’è sempre l’eccezione.