“Non so di che equilibrio tu stia parlando Nestor, ma io qui rinchiuso sto morendo, e le bambole con me” si lamentò Faber.
“Impossibile che tu ci rimetta la pelle qui, Faber”, lo rassicurò con un sorriso. “Ipnia ha bisogno di questo lavoro. Una volta terminato, sarai libero, neppure ti sembrerà di esserti allontanato dalla tua dimora. E poi cosa c’è di diverso? Prima a stento uscivi di casa”
“Ma avrei potuto. E selezionavo il mio materiale di persona. Il migliore”
“Forse trovi questo materiale scadente?”
“No, è perfetto. Ma magari ce ne è di meglio”.
“Non scherzare Faber. La pazienza è un bene raro, anche a Ipnia. Ti chiedo di lavorare ancora per un po’. Sono giunte altre ordinazioni”:
“Altrimenti?”
“Altrimenti Ipnia scomparirà. Hai creato uno squilibrio, e ora sta a te ripristinarlo”.
“E come avrei creato questo squilibrio?”
“Hai impedito a un sogno di andarsene, lo hai reso base per la tua arte e ne hai sparso i frammenti in tutto il mondo. Non è un danno da poco.”
“Non ho fatto nulla di ciò”.
“E invece sì” disse Nestor prendendo in mano l’umile bambola di pezza “e penso proprio che il suo nome sia Eleonor, o mi sbaglio?”
Faber non rispose.
Mi hai sorpresa
"Mi piace"Piace a 1 persona
In positivo o in negativo?
"Mi piace""Mi piace"
Positivo direi
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ottimo! Grazie 😊
"Mi piace"Piace a 1 persona