Il cielo si stava sfogando, anche se senza ira, senza violenza. Si era limitato a nascondere il sole, ad avvolgere il mondo con un manto grigio e a lasciar cadere con calma una pioggia che non rallentava la corsa. Le strade luccicavano e il rumore delle fontane faceva a gara con quella delle gocce.
Non era un giorno triste, era un giorno come ogni altro, solo con qualche rumore in meno. Nella pioggia si perdono le voci delle chiacchere, le persone si rifugiano all’interno di case e locali, e se qualcuno si avventura fuori, accelera per arrivare a destinazione il prima possibile. Il mondo cambia e si ritira in un pigro letargo, almeno per un giorno.
Ma in un angolo della città, tra i tavolini gocciolanti di un bar, piccoli passeri saltellavano esagitati. Il giorno di pioggia era per loro un giorno di diversità, di gioco. Arruffavano le penne e cercavano qualche briciola. Nessun piede li scacciava, nessun bambino li rincorreva.
In un giorno di pioggia, in un giorno di tristezza, frammenti di allegria zampettavano sul selciato.
Bellissimo! 😍 Anche poetico
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Grazie! 😊
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