Ci siamo spinti oltre il limite, questa barriera non ci fa paura. Alla fin fine i confini non sono che semplici segni nella mente degli uomini, nella realtà c’è sempre qualche pertugio per passare da un versante all’altro.
Ci siamo allungati, stiracchiati, abbiamo steso le dita e cercato di rendere ancora più lunghi i nostri arti. In un primo momento non sapevamo nemmeno che ci saremmo incontrati. È stata la curiosità a spingerci a cercare. Ci siamo messi in viaggio in direzioni opposte, io verso di te, tu verso di me, finché la nostra figura non è comparsa all’orizzonte di entrambi.
Una curiosità generica è diventata una curiosità specifica. Sentivo che un’anima affine mi stava accanto, sapevo che, se ti avessi sfiorato, sarebbe scoppiata quella bolla di solitudine in cui mi sentivo invischiato. Sarebbe stato un vagare senza senso se non ti avessi trovato sulla mia strada.
Forse non potremmo mai camminare insieme, siamo troppo ancorati a questa terra. Ed è meglio così, fidati. Questo sfiorarsi, questa tensione ci rende vivi, alimenta il desiderio di ciò che potrebbe essere perso a ogni momento.
Può una tensione essere positiva? Certo, questo legamene che non si salderà mai, riuscirà a superare la fissità delle radici.