Seguire una voce che sembrava tangibile, ma che non apparteneva a nessun corpo sembrava pura follia ad Astolfo che, seduto in riva a un laghetto, si chiedeva se qualche porzione del suo senno fosse già scivolata nel mucchio di bottiglie che aveva incontrato all’inizio. Di una cosa, però, era certo: non voleva ancora tornare sulla terra, con tutti i suoi misteri e segreti, con i litigi e le urla. Non era ancora pronto.
Mentre Astolfo se ne stava in contemplazione di un lago un po’ strano, Orlando gettava massi in una risorgiva terreste. Non capiva molto il senso di quello che stava facendo, ma sembrava calmarsi solo in questo modo. Angelica era ben lontana, non sapeva che il paladino dei cristiani era stato avvelenato dal suo stesso amore. Angelica guardava il cielo e immaginava che lassù, da qualche parte, magari sulla luna, un gurdiano dell’universo stesse lavorando intensamente affinché tutte le esistenze potessero volgere al loro scopo. Sperò ardentemente che quell’entità non si dimenticasse di lei.
Mentre Angelica si perdeva tra le stelle, un semplice fante saraceno, Medoro, la guarda con adorazione. I due giovani avrebbero voluto imprimere i propri nomi sulle stelle stesse, ma Medoro ha ancora impresso negli occhi quelli spenti e vacui dell’amico morto per un’impresa che non voleva nemmeno compiere. Medoro non lo avrebbe mai dimenticato.
Mentre Medoro e Angelica cercavano di dimenticare la morte con l’amore, re Carlo si chiese per l’ennesima volta dove diavolo fosse finito il suo fidato Astolfo: si era forse aperta la terra per farlo sprofondare negli inferi?
“Astolfo” intervenne la donna invisibile “Qui sulla luna nulla ha un senso. L’ordine che segue è l’inverso di quello terreno. Perché ti stai attardando? Anche tu vuoi far parte dell’oblio? Se rimani è questo il tuo destino”.
“Voglio sapere chi tu sia. Voglio sapere che cosa ha dimenticato l’umanità”.
“Se ti dicessi chi io sia, ti ricorderesti di me, e io scomparirei da questo mondo lunare”
E ridendo, la voce si allontanò, lasciando Astolfo da solo con i suoi pensieri e con un lago che non smetteva di chiaccherare.