Condominio n.132 – Pt 12

I molteplici menti della signora Curiosità fremevano di indignazione ed eccitazione mentre esponeva il grandioso piano dei signori Notaio e Sotutto, mentre l’ossuta signora De Pauris sentiva emergere nelle vene la ribellione, subito messa a tacere dal pensiero del marito che, di certo, non avrebbe approvato tutta quella confusione.

“Di certo il comune tornerà a farci visita” spiegò Curiosità “e noi li attenderemo. Lei darà l’allarme non appena avvista la macchina del comune. A questo punto il signor Notaio scenderà per creare un divversivo attraversando la strada. Il signor Sotutto sbarrerà il passaggio con la sua macchina, mentre Calzoncini libererà Nox nel giardino. Sotutto ha intenzione di chiedere aiuto alla coppia del terzo piano: un pargolo funziona sempre. E dovremmo coinvolgere anche la famiglia: i ragazzini hanno potenzialità nel tiro dei palloni. Il problema rimane l’ultimo piano”.

Un brivido scosse i rotolini della signora Curiosità e le ossa della signora De Pauris. L’ultimo piano era sempre stato un gran problema.

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Condominio n. 132 – Pt 11

La signora Curiosità era una matrona di un altro tempo. Pesante e massiccia, quando il marito era ancora in vita lo aveva convinto a trasferirsi dal terzo piano dello stesso condominio al primo, risparmiandosi in questo modo un bel po’ di rampe di scale.

La morte del signor Curiosità era avvenuta qualche decennio prima, e la sua foto campeggiava in un tavolino in entrata, in modo da poter guardare tutti i nuovi arrivati.

“Signora De Pauris” tuonò Curiosità con la sua voce da soprano. La differenza tra le due signore non poteva essere più evidente: la De Pauris, piccola e minuta, sembrava una bambina rispetto alla Giunone che troneggiava sulla porta.

“Ma entri. Stavo proprio preparando un tè con dei biscottini al burro che sono la fine del mondo” e si fece faticosamente da parte facendo risuonare le varie collane che portava adagiate sul vasto petto. La signora De Pauris si fece ancora più piccola e si insinuò tra la porta e la massa della sua vicina.

“Non voglio disturbarla, signora, ma solo parlarle di un problema”.

Una risata fragorosa fece scuotere le vesti rosse di Curiosità: “Sta forse parlando di quel problema?”

La De Pauris la guardò in po’ interdetta: “Quel problema?”.

“Ma sì, il messo cacciato dal signor Notaio e il piano del signor Sotutto. Lo sa, non mi muovo molto, ma non mi scappa mai nulla”.

E con una certa abilità, spinse una sedia verso l’ospite, agguantò una seconda tazza, si accomodò su un altro, scricchiolante scranno e, dopo essersi aggiustata la folta chioma rossa Tiziano, iniziò la sua spiegazione.

Condominio n.132 – Pt.9

La signora De Pauris non era certo un cuor di leone, ma era una gran chiaccherona. Adorava parlare ed esporre le proprie teorie su qualsiasi argomento, dai traffici illeciti dell’ultimo piano, al lavoro di Calzoncini. Non difettava certo di fantasia.

L’idea di diventare vedetta condominiale non le dispiaceva molto, anche perché ricopriva questo ruolo già in maniera egregia, salvo poi negare di aver visto qualcosa. La sua tapparella era perennemente alzata di qualche centimetro e, passando per la via, si potevano intravvedere due figure che se ne stavano appostate davanti alle finestre.

Poi dell’azione se ne sarebbero occupati gli altri, giovani corpi da mandare, o meglio sguinzagliare nel caso di Nox, al momento opportuno. Mai nessuno avrebbe osato allontanarla dal suo appartamento. Avrebbe causato uno stress enorme sul suo anziano marito, e non lo avrebbe permesso.

Una volta congedatasi dal signor Sotutto decise di condivedere ogni notizia con la signora del primo piano, un’altra fondamentale tessera del piano.

Condominio n. 132 – Pt. 8

I signori De Pauris erano dei campioni di spionaggio e di protesta, ma erano poco propensi all’azione. Come ogni persona per bene che si rispetti, avevano una sacra paura dei cambiamento e temevano che qualcosa di male gli piombasse addosso come una fiera affamata e assetata di sangue.

Insomma, i De Pauris erano affabili vicini, piuttosto rumorosi, ma del tutto innocui. Avevano le loro preferenze tra gli abitanti del condominio, e lo mostravano con piccole accortezze.

Per sua fortuna, anche il signor Sottutto ricadeva tra le preferenze dei De Pauris. Tuttavia non lo invitarono nell’appartamento. O meglio, la signora De Pauris non lo fece accomodare, poiché il marito era in bagno, come la maggior parte delle volte. Con un’abile mossa, la signora spinse fuori dall’entrata Sotutto, con la scusa di dover scendere a prendere qualcosa nei magazzini.

E mentre facevano le scale, il signor Sotutto espose il piano a una impaurita e indignata signora De Pauris.