Condominio n.132 – Pt 14

“Signor Ingegnere, che piacere vederla. Ha piani di ristrutturazione per queste vecchie mura?” Esordì il signor Sotutto con un sorrisetto sulle labbra. Era stato il vecchietto, infatti, il maggior oppositore nei piani di gloria riformatrice di Ingegnere.

“Se avessimo fatto i lavori da me suggeriti” rispose Ingegnere “il comune non ci intimerebbe lo sfratto”.

“Dubito che lei voglia vivere in un mega condominio all’ultima moda, ma pieno di vicini. E se si trovasse accerchiato da persone come i suoi amici del piano di sopra?” Il signor Sotutto faceva riferimento proprio all’ultimo piano. Ingegnere era, infatti, il massimo esponente della lotta contro gli inquilini dell’attico. E ne aveva una qualche ragione. Si era ritrovato prima la casa appena ristrutturata colma d’acqua a causa di una perdita incontrallata proveninete dai suoi vicini, e poi era rimasto vittima di notti insonni dovute ai numerosi festini che si tenevano sempre all’ultimo piano.

“Non mi piace chiedere aiuto a…quelli” borbottò il signor Ingegnere.

“Nemmeno a me” fece notare Sotutto “ma dobbiamo. O il piano non funzionerebbe. E poi non ci sono più gli inquilini che le hanno demolito il sistema nervoso. Lei avvisi Famiglia e io salgo dagli scappati di casa”.

Rassegnato Ingegnere chiuse la porta e seguì le indicazioni di Sotutto.

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