Si dice che la pianta a cui si aggrappa l’edera, sia destinata a morire. L’edera è un parassita, che si nutre a spese di altre creature. Affonda le sue radici sottili e forti tra le cavità della corteccia e non se va più. Con il tempo diventa un glorioso sudario verdeggiante, un pesante mantello gettato sulle spalle di un re ormai stanco e piegato dagli anni.
La chiamavano così, Edera. Qualunque cosa toccasse, era destinata a perire. Dicevano che portasse male. I suoi genitori era morti, lei per malattia, lui in un incidente. Suo marito era vivo, certo, ma sembrava che la sua anima fosse stata uccisa ed erano molti i mesi in cui non di faceva vedere a casa. Non aveva figli, ma ne aveva avuti, per pochi minuti.
Edera, la chiamavano. E facevano di tutto per evitarla. Incarnava le paure di tutti.
Un giorno si fermò a osservare una torre dimenticata dal tempo. Il suo grigiume era nascosto da un tappeto di rampicante che aveva conquistato le vette più alte di quel rudere. Era riuscita a sopravvivere anche fra le rocce sterili.
Non abbiate paura di Edera. È riuscita a sopravvivere anche in un deserto di dolore.
brava Edera…
poi, sei così bella!
"Mi piace"Piace a 1 persona
È vero, ha un verde spettacolare
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ci sono case ricoperte di edera, fa da cappotto e ripara dal caldo e dal freddo, certo non dai piccoli insetti.
"Mi piace"Piace a 1 persona
È anche utile allora
"Mi piace""Mi piace"