Tre devote

Ogni mattina tre vecchie signore si incontravano alle otto in punto davanti alla chiesa per iniziare la loro giornata con una messa. Ogni mattina, di ogni giorno. Tranne Natale, ovviamente, quando si trovavano alla veglia.

Era un appuntamento fisso, imprescindibile. Si salutavano, si sedevano nei primi banchi, spesso le uniche ospiti, e poi, finita la cerimonia, si fermavano davanti alla chiesa per parlare. O meglio, per criticare tutti coloro che non rientravano nella loro ristretta cerchia: i giovani che non cedevano il posto, le ragazze con le gonne sempre un po’ troppo corte, i vicini di Sara, che avevano un figlio senza portare la fede al dito, il ragazzo del nipote di Anna, la cui pelle era un po’ troppo scura, le macchine troppe e troppo rumorose, il prete che tagliava corto la messe, il sole troppo caldo, la barba del figlio di Maria.

“I poliziotti sono tornati a farmi domande” disse Anna, dopo l’atto di dolore, bisbigliando alle spalle di Sara. Maria irrigidì le spalle “Novità su Mario? Dopo così tanti anni?” sussurrò. “Capelli” spiegò Anna. “E hanno nominato anche Carlo”. Sara si fece velocemente il segno della croce. “Dovrebbero lasciare in pace i morti. E cosa hanno trovato?”. “Eh, almeno non chiaccherate. Faccio una messa solo per voi, alle 8 di mattina e nemmeno mi ascoltate. Scusate, ma questo no”. Sbottò infastidito il prete. Dovettero aspettare la fine della funzione.

“Hanno parlato di veleno, nuove tecnologie, nuove strade”.

“E Carlo cosa c’entra. È stato classificato come un incidente”.

“Sara, neppure il caso di tuo marito era tutto chiaro. Arresto cardiaco, certo, ma ti ricordi quelle macchie”.

“Su internet non avevo trovato questa storia delle…”

“Maria!” Esclamarono le amiche. “Che facciamo?”

“Che volete fare? Le vedove sconsolate, le vecchiette devote e un po’ tonte…capelli…”.

“Tuo figlio si è tagliato la barba, Maria?”

“Macché, ora ha una chioma fluente…tutti pelati dovrebbero essere”. Disse tagliente. “Ci vediamo domani, ragazze. Profilo basso”.

17 pensieri su “Tre devote

      1. Non lo metto in dubbio, anzi. È la storia che mette un po’ di preoccupazione, proprio per il contrasto tra l’apparenza e la possibilità degli eventi 😊

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