“Giulia, è ora di andare, o arriveremo in ritardo alla mostra di quel tuo amico matto, Paolo.”
“Non è matto, Alberto, è un pittore”.
“Dovrebbero controllare che sostanze utilizza per diluire i suoi colori, allora, perché a me sembra un po’ troppo strano”.
“È solo sregolato. Però devi ammettere che i suoi quadri sono suggestivi”.
In effetti Alberto non avrebbe mai potuto negare che quelle opere erano al limite del geniale. Sembravano quasi racchiudere un po’ della follia del loro creatore, che li accolse all’entrata della galleria con la bocca piena di un enorme muffin. La sua piccola figura nervosa si protese ad abbracciare Giulia, ignorando completamente il ragazzotto che la accompagnava. Paolo aveva sempre considerato il compagno della sua migliore amica fastidiosamente grigio e anonimo. Come si chiamava poi? Astolfo? Roberto? Questione irrilevante alla fin fine.
“Una curiosità Paolo: perché i tuoi quadri non hanno mai la cornice?”
Una domanda del tutto inutile, come quel ragazzo, dopotutto. La ignorò, facendo finta di non sentire, mentre mostrava a Giulia la ninfa che aveva dipinto in suo onore.
Ad Alberto non rimase che vagare per la mostra da solo. I quadri erano davvero ben riusciti. Erano astratti eppure si riusciva esattamente a capire che cosa ci fosse in quelle tele: era ovvio che quella macchia così sensuale fosse una ninfa. E quella superficie enorme era senza ombra di dubbio un paesaggio aspro, brullo, di montagna, in cui perdersi, in cui avere paura di non trovare più la strada di ritorno.
Alberto si avvicinò un po’ di più. “Attento, potresti caderci dentro”. A parlare era stato Fabrizio, l’agente di Paolo. Bell’uomo, sempre ben vestito, l’opposto di Paolo, insomma. “Sai, senza una cornice è facile cadere dentro un quadro. Il problema è uscirne”.
Alberto lo guardò con aria interrogativa. Ma Fabrizio se ne era già andato. Andò alla ricerca di Giulia. Dove mai era andata? E poi non gli piaceva per niente come la guardava Paolo. Con tutte quelle storie sulla ninfa.
Giulia non si trovava da nessuna parte. E neppure Paolo in verità. A guardare bene il quadro della ninfa, però, Alberto pensò che quelle due macchie di colore sembravano proprio la sua ragazza e quella mezza calzetta di pittore.
😀 eccoli!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Trovati? Ottimo!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Trovati 😊
"Mi piace"Piace a 1 persona
Wow! 😮
Così Paolo se ne trova due di Giulie (se si conta la ninfa): chiamalo scemo! 😁
"Mi piace"Piace a 1 persona
Artisti, ne sanno una più del diavolo 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Già… devo imparare a scrivere come si deve e lasciare la porticina aperta per farci un salto! 🙄
"Mi piace"Piace a 1 persona
Eh, sai che divertente sarebbe! 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sarebbe? E’… In fondo non capita già? 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Già, in effetti, hai ragione 😊 In effetti è proprio il fascino della scrittura.
"Mi piace"Piace a 1 persona