Hasin si trovava tra Speleia, la città sotterranea da cui prendeva la materia prima, e Helios, la città del sole e dispensatrice di calore e fuore. Era una morsa vivifica, che l’aveva resa una delle città più ricche di tutto il Regno.
Era la città del ferro e, ben presto, divenne anche la città dell’oro. Vi abitavano fabbri dalla straordinaria abilità, veri e propri maestri del fuoco, domatori del metallo. Dalle loro mani provenivano i cavi che ancoravano Ruach a terra, o i meccanismi che permettevano a Glosbe, la città dell’acqua, di esistere. Dalle enormi opere d’arte per il quartiere generale dell’Ordine, ai piccoli meccanismi, tutto era forgiato fra quelle mura.
Di giorno la città appariva perennemente avvolta in una nube scura, prodotta dall’incessante lavoro delle fucine. Era di notte che mostrava la sua bellezza. Ogni casupola si infiammava del lavoro notturno dei fabbri. Vista da lontano sembrava quasi un enorme ragno dai mille occhi di fuoco.
Qui, non venivano prodotti solo oggetti d’arte, ingranaggi strutture, cavi, ma anche armi. Ed era per questo che l’Ordine teneva in stretta sorveglianza questa terra.
Gli abitanti erano ferro e sudore, muscoli e fuliggine. Sorridevano raramente e sentivano che a poco a poco il vapore della tempra rendeva inflessibile anche il loro cuore. Le lacrime evaporavano, l’amore incandescente veniva immerso nell’acqua fredda, per trasformarsi in blocco di metallo. Infrangibile.
A Hasin il tempo scorreva a ritmo del martello e del mantice. Batti, produci. Palpita e crea. Lo vuole l’Ordine. Va bene così.
Più pensato al progetto di farci una mappa e un libro con tutte queste meravigliose città? 😉
"Mi piace"Piace a 2 people
Eh, magari ne fossi capace!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tentar non nuoce… Al massimo non se ne fa nulla 😉
"Mi piace"Piace a 2 people
Giusto 😉
"Mi piace"Piace a 2 people
Quoto l’idea del libro…
Sarebbe stupendo!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ehm…vedrò cosa fare. Grazie 😊
"Mi piace"Piace a 1 persona