Vaso vuoto

Un vaso vuoto in una libreria troppo piena. Gli scaffali stanno cedendo sotto il peso di pagine colme di lettere e di storie leggere come l’aria o pesanti come il piombo. Ma il vaso se ne sta lì, vuoto, un semplice orpello che non ha nulla di raccontare.

Un vaso vuoto può essere riempito con qualsiasi cosa. Fiori, piante, biglie, sabbia. O nulla. È potenzialità o fallimento. L’importante è sapere che cosa meglio si addica a quel semplice contenitore vuoto. Intanto il mondo circostante vocifera e sussurra storie da invidiare, discorsi brillanti o descrivono personaggi straordinari.

La scelta del contenuto è fondamentale. Uno sbaglio, e l’anonimato è garantito. Un errore di valutazione, e le voci continueranno a blaterale la nullità di quell’inutile vaso.

12 pensieri su “Vaso vuoto

      1. o forse (parlo anche per me) la sfida è a mantenere, o addirittura a godersi, quello spazio vuoto che permette un po’ di gioco, permette al nuovo di entrare, permette il movimento…
        ti ricordi quel giochino? Scopro adesso che si chiama gioco del 15, a me da piccola piaceva da pazzi, se ti incaponivi riuscivi a portare una tesserina in una posizione che all’inizio pareva impossibile da raggiungere 🙂
        https://it.wikipedia.org/wiki/Gioco_del_quindici

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