L’Ordine concedeva solo a pochi eletti la possibilità di viaggiare. Tra questi comparivano i Guaritori, saggi che avevano il compito di curare malattie e fratture, monomanie e follie. Le conoscenze di questi medici erano immense e antiche, capaci di recare sollievo anche al caso più critico.
I pazienti più gravi venivano trasportati direttamente nella città dei Guaritori, Rofeia, che si trovava ai confini con la città del sole: erano convinti che la luce aiutasse a rigenerare il corpo e la mente. Forse per questa ragione tutto a Rofeia sembrava risplendere: gli edifici erano costruiti in pietra bianca e cristallo, tanto che risplendevano come enormi diamanti.
Al centro sorgeva una costruzione imponente, fatta di pinnacoli e guglie, un merletto candido su un cielo terso. Era la biblioteca del Grande Sapere, dove erano conservate e tramandate le conoscenze mediche frutto di secoli di studi. Era in qui che le menti più promettenti imparavano precetti, cure e sintomi, nonché i principi base del loro lavoro. Si diceva che le mura della biblioteca proteggessero ben altri segreti, storie fatte dimenticare, verità scomode. Ma era vietato leggere libri che non fossero di utilità medica.
Attorno alla biblioteca sorgeva una miriade di piccole casupole, disordinate come un gregge privo di cane pastore. Erano gli alloggi dei Guaritori, ai quali si affiancavano le stanze dedicate ai malati e le numerose erboristerie che producevano medicamenti e unguenti.
Negli ultimi tempi, però, correva una voce poco rassicurante. Si diceva che a Rofeia si conducessero degli esperimenti per conto dell’Ordine. Esperimenti che avrebbero portato alla pazzia, e forse anche alla morte, alcune delle cavie.
pauuuuuuuuuuuuura….
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Buh!
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Eh……
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Eh…?
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Hai detto delle grandi verità
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Oh, grazie!
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Aiutoooo😱
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😊
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