Foresta

Siamo solo al limite della foresta, ancora devono sopraggiungere le tenebre arboree, i tronchi mantengono la loro forma, gli spiriti tacciono. In questo limite che non fa ancora paura, prendono forma i fantasmi e le storie, fanciulle dall’aspetto di ninfe e spiriti silvani.

La luce serpeggia sottraendo consistenza ai pilastri dei rami. Sembra un sogno. Sembra che la realtà sia stata bloccata da una palizzata che respira, che vive e muta al ritmo lento dei secoli. Un ballo che non ha mai fine.

Siamo nella sospensione, in un luogo che esiste, perché è qui che si trova il corpo, ma che è inafferrabile, indescrivibile. Non sai chi sei. E non sai neppure chi vuoi essere. Speri solo che questa foresta non sia troppo fitta, o che almeno ci siano dei sentieri.

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