Mete

Ho visto mongolfiere che si allontanavano silenziose, come semplici palloncini sfuggiti dalla mano di un bambino. Sembravano seguire docili il vento, senza una meta precisa, senza un percorso prestabilito e predeterminato. Erano solo loro, a fronteggiare il cielo, a fuggire il suolo, a sentire l’aria, ad ammaestrare il fuoco. Non c’erano doveri, non c’era fretta, ma solo la volontà di assaporare il viaggio.

Dove vanno gli spiriti? Vagano forse come quelle mongolfiere, senza una meta visibile? La loro energia si lascia trasportare dalle correnti dell’universo? O forse scompaiono, come se non fossero mai esistiti?

Da qualche parte se ne stanno là, questi piccoli spiritelli, incagliati come navi corsare abbandonate, ad aspettare che il tempo passi, e che le ere riducano in polvere anche il più alto dei monti. A spirito si aggiunge spirito, sussurri di esistenze stanche, o forse deluse o rabbiose. Dopo aver viaggiato, dopo aver tentato di compattare con il fuoco l’aria, si posano senza fiato su un prato che non sembra avere confini.

Ho visto delle mongolfiere volare. Si lasciavano alle spalle il sole. Le ho accompagnate fino a vederle scomparire in piccoli nei del cielo.

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