A volte voleva scappare. Esattamente come nei libri. Perdersi in un altro mondo, cadere in un buco per trovarsi in un mondo strano, in cui l’impossibile diventava realizzabile. Avrebbe voluto essere una nuova Alice.
Eppure a fuga era seguita fuga, e il suo mondo perfetto era rimasto un semplice sogno. Nessun candido coniglio che la guidasse per la retta via, nessun dolcetto che le offrisse soluzioni. Solo scelte che spesso avevano comportato dei rimpianti.
E ora era bloccata in un mondo reale che aveva del surreale. In una città che non riusciva a considerare casa, con persone che non avrebbe voluto conoscere. Un mondo strano, in cui il rispetto non si poteva dare per scontato, in cui il lavoro difficilmente viene premiato.
Un mondo in cui stentava di trovare il suo posto.
E ora era stanca. Desiderava fuggire ancora, ma le gambe si erano fatte pesanti. Voleva vedere nuovi luoghi, ma gli occhi si erano appannati. Desiderava un cambiamento, ma le mancavano le forze.
La convinzione di aver commesso gravi errori la incatenava i piedi. La solitudine e la paura di essere incapace di amare le affondavano le loro gelide dita nel cuore. La sensazione di essere perennemente fuori posto chiudeva in strette spire i suoi polmoni.
Una forte rabbia ardeva nascosta nel ventre, alimentata da domande che non avevano una risposta. Era come un piccolo mostro che cresceva ogni giorno, divorando le interiora.
Proprio nel momento in cui bisogna lottare più che mai le braccia rimanevano immobili, inermi,dritte lungo il corpo.
Va bene,riposa. Ma dopo, preparati. Se non vuoi soccombere la lotta è l’unica via.
Sempre, combattere sempre, ma con l’animo del vincitore
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A volte però è snervante. Anche don Chisciotte si stanca.
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Beh, si 😄
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