Stavo facendo un paio di calcoli.

Complimenti, non sapevo che sapessi anche i numeri. Quando imparerai le lettere? Così al posto di dialogare potresti scrivermi.

Sai che a volte sei proprio tarda. Ti ricordo che siamo in un acquario-blog, le bolle sono di lettere, e le mie sono, come al solito, storte. Ormai non mi lamento neppure di questa stranezza.

Lo hai appena fatto.

Che cosa?

Lamentarti. E non cominciamo con il problema di memoria, hai anche stancato un pochino. Parlavi di conti.

Se sono un pesce rosso, la mia memoria non è certo quella di un elefante. Avrei proprio voluto vedere un elefante rosso in un acquario tropicale! Soprattutto l’acquario vorrei vedere.

Carassius! Torna in te!

Oh, già, vero, i conti. Dicevo, abbiamo ancora tre mesi in cui ci lasceranno stare, dopo di che sai bene cosa ci porterà il sol leone di agosto.

Sì, caldo torrenziale.

E un bell’esaurimento nervoso. Un altro, per l’esattezza.

I tuoi conti sono sbagliati, comunque, mi dispiace.

Perché? Cosa dici? Hai in mente qualche rocambolesca fuga? Ci sto, basta che ci sia spazio per un acquario, anche piccolo. Possiamo sempre liberarci dei pesci tropicali: non hanno un bell’aspetto, come le tue rose.

Non parliamo delle rose, spero che l’ultima soluzione le resusciti. Comunque, ti sei dimenticato del grande problema di fine giugno.

Neppure tre mesi di tregua, sblurp! Avevo rimosso.

Io no.

Un giorno mi spiegherai perché voi umani non mandiate a quel paese le persone moleste.

Quando lo capirò, sarà un piacere spiegartelo.

Io aspetto sblurp!

Mettiti comodo, allora.