“Se fossimo vissuti qualche millennio fa, saremmo di certo entrati in un poema epico e i nostri nomi sarebbero stati famosi per l’eternità”.
“L’eternità è un’esagerazione, Hector. Tu vorresti vivere per l’eternità? Con tutte le brutture che ci sono su questa terra?”
“E perché no, Akyl, perché no? Dopotutto combattiamo delle battaglie anche noi, ci scontriamo, lasciamo per terra qualcuno che reputiamo nemico e poi ce ne andiamo incontro alla fine con la convinzione di aver fatto qualcosa, di aver aggiunto un piccolo segmento a questa breve linea di vita”.
“Peccato che ora tu debba toccare la polvere Hector. Stavo cominciando ad affezionarmi alla tua presenza”
“Lo dici tutti i giorni. Solo perché apparteniamo a due quartieri diversi”.
“Non solo, ricordi? Per colpa tua ho perso un amico, un amore. E ora ne pagherai le conseguenze”.
“Parli come se volessi sfidarmi a duello. Lo sai bene che è passato di moda da almeno due secoli”.
“Lo so. Ma è un duello. Chi cade per prima, perde. E ti trascinerò attorno alla tua dimora per mostrare ai tuoi cari quanto poco sei resistente”.
“Risparmiami almeno la vergogna pubblica”.
“Ammetti Hector che sei più debole di me”
“Akyl, nessuno potrebbe tenere testa alla tua resistenza alcolica. E che la gara abbia inizio. Abbi solo pietà del mio corpo. Mia moglie non mi perdonerà mai per questa storia”.
“Sempre il solito perfetto padre di famiglia. Per fortuna ci sono io che ti faccio sentire un po’ più eroico. Aiax, comincia a versare”.
