Bilancio

Abbiamo detto che il cuore di giugno avrebbe racchiuso degli eventi non molto piacevoli. O per meglio dire, piacevoli per gli altri, ma non per la sottoscritta. Alla fine, giugno si appresta a chiudersi, e ancora la mia testa non sta facendo bella mostra di sé sulla mensola di un cammino. Lo so, a volte mi lascio andare con delle immagini troppo drammatiche.

Il bilancio è, quindi, positivo per il solo fatto di essere sopravvissuta, anche se con qualche ammaccatura. Sembra che a qualche soggetto piaccia trovare minimo un mio difetto al giorno ed esprimerlo a gran voce. Come direbbe una mia conoscenza: “un bagno di umiltà non fa mai male”. Come direi io, omettendo parole censurabili: “prendi in tuo bagno di umiltà e svuotalo in una latrina”. Prima o poi capirò perché nella mia strada non sia mai inciampata in qualcuno capace di mettere in luce un pregio all’anno, ma questa è un’altra storia.

Sopravvissuta, quindi, anche al grande evento che da qualche mese funestava nei miei pensieri, soprattutto grazie a una certa abilità nel risparmiarmi le parti più noiose e imbarazzanti.

Ora non resta che superare un periodo di ignavia, ignorare l’avvicinarsi di agosto e settembre, e continuare a lavorare duro per altri due mesi prima che arrivi la mia grande prova. Ma anche questa è un’altra storia, conosciuta, oltretutto, solo dalla scrivente.