Vengo in pace

Ciao. Questa volta vengo in pace. Ehi, perché le mie bolle sono tutte storte?

Oh, questa volta non lasciamo passare neppure un mese, vedo. Sei in corsivo perché così capiamo meglio chi parla. Tu pesce in corsivo, io umana nel solito noioso carattere. E non protestare, non è che ne abbia molta voglia.

Di questa storia delle bolle storte ne parleremo un’altra volta, va bene. Sempre che me ne ricordi. Ricordo, invece, che cosa ti dissi qualche tempo fa: non sperarci troppo.

Uf, avevi ragione, contento? Sarebbe stato bello, però, non credi? Insomma, hai visto l’alternativa qual è? E sappiamo già come andrà finire: nulla di fatto. Stavo solo sperando di fare finalmente qualcosa che mi piacesse.

Anch’io speravo di liberarmi dei pesci tropicali, e invece guardami, devo sempre litigare con il pesce pagliaccio: non riesco mai a capire se sia serio o se stia scherzando.

Ti capisco. Se fosse andata bene avrei potuto dedicarti un bell’acquario tutto per te. E invece avrò a che fare con dei piranha travestiti da pesce pagliaccio.

 Messa così non cambierei i miei compagni con i tuoi. E poi magari ti aspetta qualcosa di meglio.

Sì certo, anche a te: essere rinchiuso a vita nello scrigno.

Non scherzare: soffro di claustrofobia io. Posso avanzare una proposta?

Spara.

Slubump!

Non dicevo letteralmente.

Non fare il pesce pagliaccio! Comunque, potresti togliere almeno il pesce palla? È un insopportabile c…sblurp

Carassius! Insomma modera il linguaggio!

Dai, che ci ridiamo su lo stesso! Sblurp!

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6 pensieri su “Vengo in pace

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