Il popolo del deserto non era arido, aveva storie, raccontava di mondi e di altra gente, di creature e colori che sul vento e nel vento viaggiavano. E Jes conosceva quelle storie, le poteva leggere nelle increspature della sabbia, perché il vento disegna e racconta a chi sa leggere e ascoltare.
Molti ritengono che il deserto sia sinonimo di morte e di tristezza. Jes sapeva che non era vero, il deserto è uno scrigno, una muta ed enigmatica distesa di ricchezza. Jes sapeva e raccontava.
I suoi occhi vedevano stormi di uccelli solcare il cielo e tuffarsi nell’acqua dopo aver oscurato il solo. Sentiva i profumi di oli e legni bruciati per invocare dei muti e sorti. Sulla sua pelle percepiva il brivido di un freddo capace di solidificare anche l’aria.
Jes aveva visto il sole, ma i suoi occhi avevano avuto accesso a un universo senza fine.
👏👏👏👏👏
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Grazie 😊
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😊
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Fantastico!… Dal sapore molto esotico
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Grazie! 😊
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