Multiforme – Pt. 9

Annette se ne era andata da un po’ quando sentii un fruscio quasi impercettibile provenire dalla porta. Molti di voi non lo avrebbero neppure percepito, non siete abituati a scappare e prestare attenzione a ogni minima variazione per capire se sia arrivato il momento di cambiare aria.

Per mia fortuna non era un pericolo, ma solo un bigliettino che era stato fatto scivolare sotto la porta. Aspettai che la persona si allontanasse dalla porta, poi lo presi. Era una piccola busta, con dei leziosi ricami attorno ai bordi, che poi venivano ripresi dal cartoncino all’interno. Troppo fine per provenire dalla mia amica duchessa, troppo femminile per appartenere a Paul. Di certo dovevo aver fatto colpo su una qualche signorina che era presente al tavolo. Non per vantarmi, ma a parte qualche cicatrice, sono sempre stato considerato un uomo piacente.

Incontriamoci questa sera al bar Magnifique.

Il biglietto era firmato Angela Carrier. Peccato non poter chiedere ad Annette chi fosse questa misteriosa donna. Non ho mai capito perché nei circoli esclusivi vengano presentati solo gli uomini, mentre le donne si limitano a rimanere in disparte, a fare le proprie considerazioni, senza essere coinvolte nella danza degli affari.

Eppure sono proprio loro che di solito costruiscono una rete di relazioni e di ricatti. L’importante è non caderci, e temevo che Angela volesse aggiungermi alla sua collezioni di insetti imbalsamati.