Perché mai scegliesti di compiere quel primo passo? Di scendere con balzo sulla terra straniera, su un lido che troppo presto si è bagnato con il tuo sangue?
Sono Laodamia, moglie di Protesilao. Dei, vi scongiuro, lasciatemi sentire per un’ultima volta la cara voce di un guerriero che ha scelto di morire. Lo avevano predetto, e la veloce mano di Ettore lo ha realizzato. Sventura avvolgerà anche l’eroe della città.
Nessuno ha osato porre piede su quella terra maledetta. Nessuno. Solo tu.
Laodamia, perché piangi? Sono solo profezie, sono solo leggende. Laodamia, vattene. La vita viene corrosa dall’oltretomba, il rimpianto porta piu vicini alla fine.
Protesilao, è forse tua questa voce? Quindi gli dei hanno ascoltato. In questo giorno di primavera un brivido mi percorre. E desidero solo te, mio amato.
Ho dato il via a una guerra, il mio è stato il primo sangue versato, ma ne seguirà altro. Sento già i pianti e vedo i pallidi spiriti di chi ha la bocca piena di polvere. Figli di dei e di re si trascinano assieme a umili contadini, travolti da un destino che non conosce differenze di nascita.
Ti seguirò, Protesilao. Verrò anch’io in quella sponda su cui non risplende il sole. Neppure qui il sole mi riscalda, ormai.
Laodamia, non sta bene parlare con i morti. Dimentica e vai avanti. Laodamia.
Protesilao. Ho deciso ormai.
