Con unghie e denti

Aveva lottato. Gli avevano detto di resistere, di non arrendersi mai. E lui aveva seguito i consigli, non aveva mollato mai. Aveva resistito e cercato di portare a casa una vittoria, strappandola con le unghie e con i denti.

A vederla ora, quella vittoria aveva un aspetto ben misero e macilento. A forza di tirarla e spingerla, di aggrapparsi a quella vittima con ogni forza possibile, l’aveva ridotta ad uno straccio, che manteneva una certa decadente bellezza.

E ora, nel momento del bilancio, quella vittoria doveva essere soppesata e valutata. Il pericolo che lo sforzo non avesse portato nient’altro se non fatica era molto alto e quasi inevitabile.

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