Ho sempre avuto un concetto un po’ vecchio stile secondo cui, se si vuole ottenere qualcosa, bisogna faticare. Sono stata cresciuta con questo principio, e mi ha guidata in molte delle mie scelte. Se voglio raggiungere un obiettivo, sono capace di mettere in campo ogni briciola di determinazione e di forza.
Ho incontrato molti che condividevano questa mia visione forse un po’ masochistica della vita: niente viene regalato, tutto dipende dalle proprie capacità. Eppure in questo strano e affascinante viaggio che ho intrapreso, mi sono ritrovata con dei compagni che sembrano appartenere a un’altra dimensione. La fatica deve essere evitata a qualsiasi costo, non è ammissibile che qualcosa possa essere ottunuto con sudore.
La vita non è, però, un parco giochi, e le persone che ne solcano le acque possono voler causare delle onde inaspettate. E allora che cosa si fa di fronte a questi impervisti? La mia risposta si trova nel lavoro, in una bella remata forte che potrebbe portarmi dritta dritta negli abissi, senza che nessuno si degni di lanciare un salvagente. E poi c’è chi se ne sta ben lontano dal pericolo, ma anche dalla meta, e tenta di trovare qualche scorciatoia, qualche modo per aggirare l’ostacolo.
Quale delle due strade sia più efficiente, però, non mi è ancora ben chiaro.