Avere coraggio

Se dovessi identificarmi in un animale sceglierei il coniglio. Non sono mai stata un cuor di leone né una persona che si sapesse imporre. Avrei voluto essere uno di quei caratteri capaci di influenzare gli altri, di emergere dall’indeterminazione, ma non mi è riuscito molto bene. Non che sia facilmente influenzabile. Se anche non amo emergere, il carattere c’è e non si piega facilmente alle influenze esterne. Le idee cambiano, come cambia la vita, ma, dubbi a parte, sono sempre andata per la mia strada. Esattamente come un coniglio: gambe forti e poderose, ma un aspetto del tutto innocuo.

Alcuni hanno sfruttato questa mia caratteristica. Non grido, certo, ma, se serve, so mordere. Senza rumore, senza inutili strepitii. Eppure chi di strepitii ne fa, come il pavone, va spesso più lontano di chi cerca di dare il meglio anche senza troppo rumoreggiare.

Negli ultimi giorni, però, alcune delle poche persone di cui mi fido ciecamente mi hanno definita coraggiosa. Una di queste è rimasta stupita perché, effettivamente, ho fatto qualche sciocchezza che nessuno si sarebbe aspettato. Nulla di particolarmente pericoloso, ma i surreni hanno prodotto più adrenalina in pochi giorni di quanto abbiano fatto in tutta la loro vita, probabilmente. L’altra ha fatto il commento perché è venuta a sapere di un progettino, che porterà a un inevitabile cambiamento, qualora vada in porto, ovvio.

Coraggio non è una parola che mi appartenga. Forse sono solo un po’ matta e molto stanca. Magari questa scarica di adrenalina porterà a qualcosa di buono.

E allora: Bon courage!

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Rosa d’inverno

Il mondo si è ritirato dietro a una grata di ghiaccio e di immobilità, in attesa che il calore della vita torni a insinuarsi tra le fronde degli alberi e nel labirinto delle radici. Sono attimi di silenziosa sospensione in cui tutto sembra essere destinato a rimanere uguale a se stesso fino alla fine dei tempi.

Ma timida tra le spine e i rovi si affaccia una rosa. Petali pavidi e tremolanti, bordati di arancio e di nostalgico oro si spiegano con una certa curiosità, o forse con stupore, di fronte a una inaspettata desolazione.

Un coraggio da leone ha spinto questa piccola gemma a sfidare le fredda dita di inverno, o forse un semplice inganno, una carezza di raggio più tiepido del dovuto, una promessa non mantenuta di primavera.

Sopravvissuti

Non è semplice uscire dalla tana, guardare di nuovo il cielo azzurro, e riconoscere, infine, che si è sopravvissuti. Non è facile voltare le spalle al passato, a quello che sembrava essere l’unico mondo degno di essere vissuto. Nonostante la deflagrazione, nonostante il tornado, sei sopravvissuto, hai lasciato a terra compagni, hai visto quel limite avvicinarsi, talvolta hai pensato che forse avresti potuto valicare quel limite.

Strane creature, i sopravvissuti: sembrano vergognarsi di essere ancora là, di avere polmoni capaci di respirare, di sentire il calore del sangue fluire nelle vene, di toccare il mondo con mani tremanti e timide. Non accettano il fatto di esistere, mentre tanti altri sono stati avvolti dalla bruma del nulla. I sopravvissuti non si sentono degni di stare ritti in piedi, di camminare, di parlare. La loro voce è un sussurro che non vuole essere ascoltato, il loro passo non osa tramutarsi in danza, l’animo non vuole conoscere amore.

Eppure dovrebbero essere proprio i sopravvissuti ad avere una riserva senza fine di coraggio. Chi altri potrebbe gridare al mondo la gioia della vita? Hanno visto la morte, ne hanno percepito l’alito dolce, ma sono riusciti ad allontanarsene incolumi, magari spaventati, ma incolumi. L’aria è loro, la primavera, le melodie proibite, i piaceri sono tutti loro.

A volte i sopravvissuti non capiscono di potersi alzare e correre, di poter sorridere ancora una volta.

Abbi il coraggio

Abbi il coraggio di dipingere infrangendo con una pennellata i confini dei contorni.

Abbi il coraggio di usare colori forti, urlanti, che brillano e risplendono.

Abbi il coraggio di strappare la tela, superarne i limiti, trovare una dimensione più profonda.

Abbi il coraggio di immergere le mani nella pittura liquida e viva.

Abbi il coraggio di dipingere con le dita, con i palmi, con il corpo intero.

Abbi il coraggio di svelare la tua anima, la tua forza, la tua voce, i tuoi accecanti colori.

Abbi il coraggio di innondare il mondo con le sfumature del tuo cuore.

Abbi il coraggio di riempire il bianco e sconfiggere il nero.

Abbi il coraggio di usare tutti i colori della vita.