Passeggeri – Pt. 3 Sally

Per Sally casa era solo un ricordo lontano. Aveva abbandonato tutto, aveva lasciato la sua famiglia e un paese che conosceva in tutti i suoi angoli. Era approdata in un mondo non solo estraneo, ma anche ostile. Per quanto si fosse impegnato, la sua pelle e il suo accento la segnalavano sempre come elemento esterno, e poco desiderabile.

Ma nel treno era un altro mondo, nel treno la sua figura non destava particolari problemi, soprattutti in quell’ora tarda, quando i benpensanti si erano ormai ritirati nelle loro stanze di perfezione, che escludevano il variegato universo che tanto osteggiavano. In quello scompartimento, seduta su una poltroncina scomoda non si sentiva fuori luogo. Anche se un vagone non era proprio da considerare un vero e proprio luogo.

Sally si era persa, al contrario del treno, che sapeva bene quale fosse il punto di partenza e il capolinea. Sally era giunta a patti con se stessa e aveva dato a quella società ciò che si aspettava da lei.

E ogni giorno, sentiva scivolare via un pezzo di anima.