Sapete cosa voglio fare? Qual è il mio piano?
Voglio rubare la luna.
Sì sì, lo so, vedo bene i vostri sorrisi di scherno, le vostre occhiate complici. Sento chiaramente le risate trattenute, le battute. Pensate che la mia mente stia vacillando, vero?
Non siete i primi, sapete? Ne ho incontrati molti altri come voi. Gioite quando qualcuno fallisce, vi ergete al di sopra di un monte di nebbia per sentirvi padroni di giudicare chiunque la pensi in modo diverso. Siete tutti saggi, tutti avete la fortuna di avere in mano la verità. Nessun dubbio vi offusca il pensiero. Non vi lasciate traviare da desideri irrealizzabili.
Siete i primi ad aprire la bocca, gli ultimi a chiuderla. Le vostre orecchie sono piene della vostra stessa voce e non c’è spazio per altro. Le preghiere di chi vi sta attorno non sono altro che un fastidioso brusio.
Però non mi fate paura. Non cambierò idea, statene certi.
Io voglio rubare la luna. E la ruberò per dimostrarvi che nulla è impossibile. Per demolire il vostro castello di carte pieno di vuote verità.
E io voglio vivere questo sogno. Voglio infrangere i miei limiti umani e avere tutto per me quel globo luminescente, gentile e freddo. Voglio fare mio il volubile faro dell’oscurità.
Questa sarà una notte senza luna, credetemi.