Punti nel cielo

Luc guardava il cielo ini continuazione, ogni volta che ne aveva l’occasione, anche quando parlava con qualcun altro. Da piccolo aveva visto dei punti multicolori che galleggiavano silenziosi. Non sembrano neppure muoversi, eppure lentamente avanzavano spinti dal calore del fuoco e dalla forza del vento.

Mongolfiere, gli aveva spiegato il padre.

Da allora Luc era diventato un cacciatore di mongolfiere. Ovunque fosse, in qualsiasi situazione si trovasse, sperava di intravvedere quei cesti sospesi nel vuoto, quegli impavidi giganti d’aria e calore che osavano sfidare il cielo e il vento.

Un giorno, pensava Luc, salirò sulle mongolfiere e vedrò il mondo intero piccolo come ossa di formica.

Le mongolfiere portavano i sogni di Luc in ogni angolo del mondo, e li sganciavano come fantasiose zavorre in terre lontane, che Luc poteva solo immaginare nelle sue avventure di bambino. L’uomo poteva volare, poteva starsene sospeso in alto e rimpiangere il suolo.

Intanto Luc non sa ancora se il suo desiderio verrà realizzato. Si limita a scrutare il cielo in cerca dei suoi sogni di ritorno da un’avventura esotica.

Mete

Ho visto mongolfiere che si allontanavano silenziose, come semplici palloncini sfuggiti dalla mano di un bambino. Sembravano seguire docili il vento, senza una meta precisa, senza un percorso prestabilito e predeterminato. Erano solo loro, a fronteggiare il cielo, a fuggire il suolo, a sentire l’aria, ad ammaestrare il fuoco. Non c’erano doveri, non c’era fretta, ma solo la volontà di assaporare il viaggio.

Dove vanno gli spiriti? Vagano forse come quelle mongolfiere, senza una meta visibile? La loro energia si lascia trasportare dalle correnti dell’universo? O forse scompaiono, come se non fossero mai esistiti?

Da qualche parte se ne stanno là, questi piccoli spiritelli, incagliati come navi corsare abbandonate, ad aspettare che il tempo passi, e che le ere riducano in polvere anche il più alto dei monti. A spirito si aggiunge spirito, sussurri di esistenze stanche, o forse deluse o rabbiose. Dopo aver viaggiato, dopo aver tentato di compattare con il fuoco l’aria, si posano senza fiato su un prato che non sembra avere confini.

Ho visto delle mongolfiere volare. Si lasciavano alle spalle il sole. Le ho accompagnate fino a vederle scomparire in piccoli nei del cielo.