Hai visto cosa si è formato sul fondo della tazza di caffè?
Solo un rimasuglio scuro e imbevibile.
Ma no, è un cuore!
Tu non pecchi di fantasia.
E quando abbiamo fatto la passeggiata, hai visto quella macchia d’erba che era nata in mezzo all’asfalto?
No, non l’avevo vista. E non era una macchia d’erba. Era una voragine piena di erbaccia e muffa in cui sono inciampato. Ci mancava davvero poco che mi rompessi una caviglia.
Esagerato. Comunque aveva una forma di cuore anche quello.
Ripeto: tu sei troppo fantasioso.
No, è vero. E quelle nuvole lassù?
Non mi dire, un cuore?
Esatto, lo vedi anche tu?
No.
Perché ti ostini a non accettare nulla che sia romantico?
Stucchevole.
Sei così refrattario che non usi nemmeno delle frasi complete. Almeno mettici il verbo.
Basta che non tu non ci veda una forma di cuore anche nelle frasi. In ogni caso, sei innamorato?
Non ti preoccupare, mi sforzerò di non vedere nessuna forma nelle tue parole, non sia mai che qualche fantasia ti intacchi.
Non hai risposto alla mia domanda, fantasioso.
Lo sai, io sono sempre innamorato. C’è sempre qualcosa da amare.
Quando fai così vorrei annegarti in una vasca da bagno.
Perché proprio in una vasca da bagno?
Troppa fatica trascinarti fino a un fiume o un mare. Il bagno è più vicino e potrei usufruire anche del lavandino nel caso ci fosse solo la doccia.
Vedi che anche tu usi fantasia. Certo, per architettare la mia morte, ma lo posso considerare un passo in avanti.
Trovo difficile però eliminarti.
Lo so, sarebbe una grande sacrificio anche per te.
Quindi devo continuare a sopportarti.
Esatto, come hai sempre fatto.
Non ho scampo.
