Multiforme – Pt. 11

La complessità non mi è mai dispiaciuta: quando le cose si fanno semplice, mi piace complicarle: guardate cosa è successo con Mary. Ma voi non conoscete la scaltra Mary: forse un giorno vi racconterò di lei. D’altronde la piccola Annette le assomiglia così tanto.

Prima di andare all’appuntamento con quella Angela Carrier, cercai di fare il punto della situazione: ero in nave con il fratello del commissario McMiller, che sembrava essere interessato più a fatti di sangue che all’allevamento dei maiali, ero entrato nelle grazie di una duchessa che stava per passare a miglio vita e non sapeva a chi lasciare i beni, e c’era una signora non conosciuta che scalpitava nel vedermi. O almeno, io pensavo che scalpitasse, ma ho sempre peccato di un certo autocompiacimento. Inoltre Annette sembrava molto incuriosita da Paul, così come lo ero Mary per il commissario, il che avrebbe dovuto preoccuparmi più dell’imminente incontro con Miss Carrier.

Come potete immaginare, mi presentai puntuale all’appuntamento. Il Magnifique era forse il bar meno frequentato dalla prima classe, visto che si trovava vicino alle scale che scendevano verso gli alloggi della seconda classe. I nobili e gli arricchiti non perdono occasione per dimostrare il loro disdegno nei confronti di chi non si può permettere gli stessi agi.

“Qual è il tuo nome, adesso, Albert?”

La voce di Mary.

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