Alice si ferma

A volte i meccanismi di un macchinario si inceppano, incontrano un qualche malfunzionamento, causando l’interruzione dell’attività della macchina stessa. L’organismo si blocca, ciò che fino a quel momento aveva lavorato in modo ineccepibile si ferma con un rumore stridente. Non è detto che questo avvenga improvvisamente: spesso il peggio viene annunciato da qualche rumore, uno stridio, un borbottio, un ticchettio, del tutto ignorato dai presenti.

Lo stesso era successo ad Alice. Alice si era fermata, dopo aver emesso qualche sbuffo di troppo, dopo essersi lamentata debolmente. Ma nessuno si era veramente preoccupato della sua condizione, nessuno aveva mai cercato di comprendere e risolvere le anomalie in Alice. D’altronde, le anomalie diventano in breve tempo usuali.

Alice aveva smesso di brillare all’improvviso. Non aveva più voglia di splendere, muta e silenziosa, lontana da qualsiasi suo simile. E così aveva rinunciato al suo manto di luce per vagare oscura in un immenso cosmo di mistero.

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Stelle assenti

“C’è una stella sopra di noi”.

Era la frase che veniva detta con fin troppa frequenza dalla coinquilina. Anna riteneva che la stella fosse più che altro una sfacciata fortuna.

E se ci fosse davvero questa stella dagli influssi benefici, dove si era nascosta la sua? Molto probabilmente era stata sostituita con un meteorite portatore di sventure, ne era certa. Soprattutto negli ultimi tempi Anna si era trasformata in un terremoto ambulante: aveva rotto bicchieri, scheggiato la cucina, si era tagliata e bruciata cucinando, senza contare i mal di schiena e lo scivolone del giorno prima.

Di stelle non ce ne era neppure uno scintillio. E quando la coinquilina le raccontava le sue fortune, Anna si intristiva e si chiedeva come fosse possibile che a qualcuno andassero sempre tutte per il verso giusto.

“C’è una stella sopra di noi”, ma quella volta la luce che vide la coinquilina non era né luce divina né luce celeste. Era talmente terrestre, da lasciare tutti senza fiato.

La luce che vide era quella di una lama. E Anna teneva saldamente il manico mentre metteva a tacere quella storie di stelle. Per sempre. Ora il meteorite si sarebbe schiantato per bene.

Anna venne denunciata e scontò la pena per tentato omicidio.

Tentato. Perché la coinquilina sopravvisse per poter dire a tutti coloro che le capitavano a tiro “C’è proprio una stella in cielo!”.