Sotto le dita le tempie pulsano come impazzite. Sembra il cuore di un uccellino reduce da un folle volo.
E anche tu vorresti partire e spiegare le ali, vorresti che il cuore battesse per emozioni travolgenti, per il suo tiranno amore, per la sua signora adrenalina. Non per paura. No, non per quell’infida creatura capace di sconvolgere il ritmo vivifico.
Le tempie pulsano. Sembra che il sangue voglia fuggire, che aneli alla libertà. Rompere gli argini come un fiume e mostrare tutta la sua potenza.
Fuggire. Sì. Avere la possibilità di lasciare alle spalle tutti gli errori, le leggerezze che ora ti trascinano inesorabili verso il fondo, come palle di ghisa agganciate alle caviglie.
E intanto ti chiedi come fare. Come fare a spiccare il volo. Come fare a fuggi. Come uscire da questa gabbia.