Condominio n.132 – Pt 15

Il signor Ingegnere si diresse verso l’appartamento della Famiglia. Non aveva particolari rapporti con questi condomini, loro non lo disturbavano e lui non disturbava loro, regola base della convivenza civile. Per questo la signora Riccio rimase un po’ stupida nel trovarsi l’Ingegnere in attesa sullo zerbino. Con la scusa di dover tornare a lavoro, lo affidò al marito e con eleganza abbandonò la fortezza.

“I figli?” Si informò per educazione Ingegnere prima di passare all’attacco.

“Dai nonni. Sa, hanno un giardino, così abbiamo qualche possibilità di non cambiare di nuovo i mobili di casa” rispose il signor Riccio.

“A proposito. Ai ragazzi piace giocare a calcio?”

Il padre lo guardò con un po’ di apprensione. Già erano arrivate delle lamentele per l’esuberanza dei figli, ma non poteva certo chiudere a chiave dei bambini.

“Sì, come ogni ragazzino”.

“Perfetto, allora è fatta, siete nella truppa”.

Il signor Riccio non capì esattamente cosa fosse successo, ma sorrise e si congedò da signor Ingegnere.

Qualche gradino sopra, al signor Sotutto non stava andando così bene.

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