Annette non era Mary, e neppure Angela era Mary. Vedete, Mary era uno spirito libero, una di quelle donne di una bellezza elegante, che non fa girare la testa agli uomini, ma che rimane impressa nell’anima. Nei suoi occhi avreste potuto trovare una pozza di rabbia in cui annegare, una rabbia sorda, resa tollerabile da una sagace ironia. Mary avrebbe potuto distruggermi in un solo giorno, ma non lo fece mai. Decise di assecondarmi, non so se per semplice amore o se per amore della sfida. Ma come Annette, si piegò alle mie richieste. E se Mary non era riuscita a sopravvivermi, il destino di Annette non avrebbe potuto essere diverso. Sia chiaro, non me ne pento. Io scappo, me la cavo sempre, a furia di morsicare le zampe prese in trappola.
Diedi un compito ad Annette: entrare nelle grazie di Paul, a qualunque costo. Avrebbe dovuto carpire ogni suo segreto, qualsiasi losco affare che stava dietro il già turpe impiego di mattatoio. Gettai Annette nella bocca di un coccodrillo, che, impegnato con la bella vittima, si dimenticò di me.
Ad Angela, o Elisabeth, pensai io. Agendo sulla dolce, morente, duchessa di Greville.
“Duchessa, ma che onore trovarla. Mi farebbe l’onore di un pranzo assieme. Anche la sua accompagnatrice è invitata, naturalmente”.
“Conte Mortimer. Con piacere, e questa volta lo posso dire con cognizione di causa. Le presento Angela Carrier, moglie di un imprenditore americano, che commercia tabacco. Settore fiorente visto il consumo di sigari in questa nave”.
“Enchanté” e mi inchinai davanti ad Angela, che si limitò a guardarmi con diffidenza e con una punta di paura. Io so riconoscere i sentimenti a pelle, capacità fondamentale nel mio impego. Ci sedemmo al tavolo della signora, senza nessun Paul che ostacolasse le mie conversazioni.
“Mi sono giunte voci, duchessa, voci poco allegre sul suo conto”.
La duchessa mi guardò divertita. “A che riguardo? La palla che mi sta mangiando l’intestino o i miei affari scellerati con cui sto cercando di dissipare il mio patrimonio”.
“Entrambi. E su entrambi potrei esserle utile. Potrei essere utile anche a Mrs. Carrier, in effetti”.