Ci vorrebbe proprio

Ora sarebbe necessaria una boccata d’aria. In altre parole, servirebbe un po’ di leggerezza. O almeno un po’ di leggerezza, quella brezza di follia che spezza la routine e che non rende prevedibile la prossima mossa.

Non è mera insofferenza, o non solo. È anche desiderio di infrangere il mosaico di aspettative che è stato creato da altri. Serve un’azione che urli a chiara voce che non siamo delle macchine, che non possiamo sempre fare quello che gli altri si aspettano.

Ci vorrebbe proprio la capacità di fare un passo fuori dal bordo, sbeffeggiando il coro di voci indignate che si levano a criticare quella scelta. Non uscire dai cardi, segui i binari, e quando arriva lo schianto potranno dire che ti sei comportato sempre in modo ineccepibile.

Che parlino, che borbottino “Se l’è cercata”. Sono tanto bravi a disegnare la vita degli altri, ma sono del tutto incapaci di accettare qualche cosa di nuovo.

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Aria

Ci sono momenti in cui l’aria sembra essere più densa, quasi viscosa: i bronchi si dilatano, si annaspa alla ricerca di ossigeno, nel tentativo di liberarsi da una sensazione di oppressione e di soffocamento.

Aria lo sapeva bene. Quello che non sapeva era perché l’avessero chiamata in quel modo, come l’elemento più volatile e meno consistente tra tutti. Ma quello era il nome che si ritrovava e bisognava farci i conti. Il problema di Aria, in quel momento, era che aveva proprio bisogno di cambiare aria. Andarsene da quell’anfratto, liberarsi da una situazione che la teneva incatenata a terra. E quella zavorra erano proprio le aspettative che le piovevano da ogni parte, doveri imposti che reclamavano di essere soddisfatti e che lei, ne era certa, non avrebbe potuto mai portare a compimento.

Per questo Aria se ne andò. Svanì in un giorno umido, uno di quelli in cui si fa penetrante l’odore di pioggia e anche respirare sembra essere un’impresa. La sua famiglia disse che non aveva lasciato niente, nessun messaggio, nessun suggerimento di dove fosse andata. Era semplicemente scomparsa.

Aria era scomparsa per inseguire i suoi sogni, per respirare, finalmente, per sentirsi libera leggera come il nome che le avevano donato e che fino a quel momento era un peso strano e senza senso. Si dice persino che sia diventata pilota e che sia volata in ogni angolo del mondo, ma altri sostengono che semplicemente abbia vagato come fanno le nuvole, sospita dai capricci del vento e dai desideri di curiosità, per poi precipitare leggera in qualche angolo del mondo in cui l’aria era conosciuta per la sua leggerezza.