Il fabbricante di bambole – Pt. 12

Forse Nestor aveva esagerato un po’ con la descrizione della principessa. Non era una creatura comune, e non era nemmeno la bambina che Faber si immaginava. In effetti anche Nestor non avrebbe potuto descrivere con esattezza la natura ineffabile della principessa di Ipnia. D’altronde, tutto a Ipnia era soggetto a un mutamento che nel mondo reale è completamente sconosciuto.

La principessa talvolta si trasformava in fanciulla per correre tra i prati, altre preferiva volare con aspetto di farfalla per assaporare al leggerezza e la forza del vento, altre ancora si lasciava scivolare nell’acqua come un delfino pronto a godersi la spuma delle onde. Per alcuni era una giovane che sorrideva, per altri una donna dagli occhi scintillanti.

Ciò che Nestor temeva, era che Faber riversasse sulla principessa i ricordi di Eleonor. Il disegno di fata e la bambola che ne era derivata lasciava pochi dubbi a riguardo. Per quanto Faber non sembrasse esserne pienamente coscienza, facendo la conoscenza della principessa, si sarebbe pericolosamente avvicinato alla realizzazione del suo sogno più profondo: rivedere, sentire ancora una volta Eleonor.

E questo avrebbe portato Faber alla pazzia.

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14 pensieri su “Il fabbricante di bambole – Pt. 12

  1. Allora, mmm, ora ho il sospetto che a Ipnia non si possa vedere qualcosa per la prima volta, cioè qualunque cosa/persona deve per forza ricordare in qualche modo cose/persone già viste nel nostro mondo… eeeeh allora il rischio pazzia è molto alto mi sa!

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      1. Ma senti questa che coraggio, quello complesso sarei io!😄Sto cercando di venire a capo del racconto, e se i sogni contengono per forza solo ciò di cui abbiamo esperienza, allora Faber potrebbe proiettare nell’immagine della principessa quella di Eleonor… Che pazzo😄
        (Mi si sta surriscaldando il neurone, meglio che mi fermi😱😀)

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      2. Ma grazie, adesso sono in modalità risparmio energetico -sto funzionando a un solo quarto di neurone- sarà per questo che non capisco a cosa serve il ghiaccio?🤔 E poi: quale racconto? ma soprattutto con chi sto parlando?🤔 Magari ripasso quando tornerò a pieno regime
        😛

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      3. Ah chi può dirlo, sei mishteriosa, manco sono sicuro dell’età, io direi fra i 30 e i 40 ma boh, non che il saperlo cambi qualcosa eh.
        Ok, dopo averti fatto perdere questi pochi altri secondi mi considero soddisfatto: ciao ciao🙂

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