Alcesti

La fama è una leonessa: stupenda, ma potenzialmente letale.

Per la fama ho affrontato la morte. Lo so, molti diranno che la mia scelta è stata dettata dall’amore per mio marito, ma si sbagliano. Guardatelo, quell’uomo potente e ammirato accetta di mandare me, una donna, a morire al suo posto. È avido di vita, e mi chiede di pagare il prezzo di un amore che non è mai esistito.

Mi mancheranno le risate dei piccoli.

Mi fa ridere quel nano. Neppure suo padre cederebbe un giorno sulla terra per salvarlo. Dicono entrambi che hanno di meglio da fare che visitare il Tartaro. Molti la pensano come loro. Anch’io, a pensarci bene.

E io? Io mi vendico. Di chi si ricorderanno, di Admeto forse? O di Alcesti? Io vi dimostro cosa sia il coraggio.

Mi mancheranno i raggi tiepidi del sole.

Ora tra le ombre sono ombra, e ombra sarò anche se questo viandante con la pelle da leone riuscirà nell’intento di calmare l’animo del vivo Admeto.

Pubblicità