Ombre di paura

E se avessi paura? Adesso più che mai.

Paura di sbagliare, proprio ora. Paura di perdersi, di imboccare un vicolo cieco, di non trovare la strada, di smarrirla o di sbagliarla.

Paura di cambiare e di rimanere uguali, di partire e di fermarsi. Di errare senza bussola in luoghi sconosciuti.

Paura della solitudine, del silenzio, della lontananza. Di vivere e di morire.

Paura di farsi male e di fare del male. Di essere inopportuna, di osare troppo o troppo poco.

Paura di sognare e di rimanere intrappolata nei sogni.

Paura di diventare un essere meschino e piccolo.

Paura di essere amata. Di non essere all’altezza. Di non essere mai abbastanza.

Paura della sconfitta, della mediocrità, del grigiore quotidiano.

Sono le ombre che infestano la notte e che tolgono il fiato nei momenti di tranquillità. Non se ne sono mai andate, ma ora si ergono davanti a me più corporee che mai.

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Incertezza

Incertezza. È questa la parola che meglio descrive la situazione in cui mi trovo,

L’incertezza per non aver fatto le scelte vincenti. Accompagnata dal timore di aver intrapreso una strada che porta al fallimento e dalla quale non si può tornare indietro. Non ho capito, non ho colto le occasioni giuste, ho sottovalutato alcune mie propensioni e sopravvalutato altre.

Incertezza perché non vedo un futuro. Guardo avanti la via sotto i miei piedi si sfuma nel buio. Solo tanta oscurità.

Incertezza. Perché affianco non ho nessuno che abbia scelto di amarmi,che mi aiuti, mi ascolti, mi parli, si faccia ascoltare, co divida gioie e sofferenze, vittorie e sconfitte. Che mi mi tenda la mano quando necessita di aiuto o che me la porga nelle difficoltà. Nessuno con con cui condividere.

Incertezza di chi sono,sempre attanagliata dalla paura di vedere in me una persona grigia e scialba, spenta, senza alcuna voglia di brillare. Senza traguardi da festeggiare.

Incertezza che paralizza, che ammutulisce. Che mi fa sussurrare e che smorza il fiato. Che mi rimpicciolisce cercando di farmi occupare meno spazio possibile.

Dietro di me solo tanta fatica e poche soddisfazioni. Affianco un vuoto che ogni giorno si fa più nero, pesante, rumoroso. Davanti un’oscurità che potrebbe nascondere un abisso.