“Mi sono dimenticato di dirti…”
“Ecco, sei sempre il solito che ti dimentichi di dirmi qualcosa. Ti ricordi quando siamo andati da Angela e Marco? Ti eri dimenticato di dirmi che erano intolleranti alle nocciole e ho regalato loro una scatola di cioccolatini alle nocciole, come non ha mancato di sottolineare la tua dolce sorella”.
“Va bene, ti ho già chiesto scusa, comunque mi ero dimenticato…”
“Certo, certo, la fai semplice tu. E quando abbiamo rischiato di rimanere senza luce perché ti eri dimenticato di pagare la bolletta per qualche mese?”
“Cosa che succedono. Mi hai fatto fare anche tutti gli esami per accertare che non stessi perdendo colpi. Ma è tutto al suo posto, e prima o poi mi ricordo le cose. Comunque ti volevo dire…”
“Come no, ti ricordi. Che giorno era martedì scorso?”
“Ehm…martedì? Non lo so, vuoi il numero? Aspetta che faccio un paio di conti”.
“No, stolto. Era il nostro anniversario. E nemmeno una rosa, nemmeno un regalino”.
“Ecco, per l’appunto, volevo dirti che…”
“La compagna di mio fratello gli ha regalato un biglietto per un concerto. E si conoscono da due anni. Noi da più di dieci, e niente. Sempre la stessa storia”.
“Ma se mi lasciassi parlare”.
“E dimmi allora, cosa ti sei dimenticato di dirmi?”
“Sai che ti dico? Non lo so cosa ti dovevo dire. Me lo sono dimenticato”.
“Non mi stupisce, sempre il solito smemorato”.