Che cosa ne faremo delle tue promesse? Sono solo parole, ma di fatti non ne vediamo neppure l’ombra. Sei il maestro delle frasi senza senso e senza futuro.
Sai che prima o poi terrò fede alla parola data. Devi darmi tempo, devi lasciarmi vivere.
Darmi tempo e lasciarmi vivere. Lo sai bene che sono le richieste che molti ci pongono, ma che noi non abbiamo mai soddisfatto.
Come mai con me sì?
Per diveritmento, per noia, non saprei neppure io. Lo sai, i ragazzini si divertono a far volare dei grossi insetti legati a un filo. Penso che sia qualcosa di simile: ti lascio svolazzare, ma con un filo ben stretto alla caviglia. Quando ti allontani troppo, tiro al corda e tu sei costretto ad atterrare.
Non pensavo fossi così poetica.
Sei uno dei pochi. Siamo molto apprezzati per la nostra poesia.
Perché parli sempre al plurale?
Pensi davvero che io sia una sola entità? E come potrei?
Ancora un anno.
Sei mesi, e poi verremo a riscuore il debito.




