E quindi affrontiamo questa settimana con leggerezza. Anche se di leggero non c’è proprio molto. In primo luogo perché tempo di andare nella tana del lupo, ma in suddetta tana c’è una persona cui voglio bene, quindi mi porterò un po’ di cibo per tenere a bada il lupo. E poi perché raggiungere la tana richiede uno sforzo non indifferente, e io sono diventata insofferente ai viaggi eccessivamente lunghi verso mete non molto interessanti.
Non rimane che cercare i famosi lati positivi, esercizio in cui non sono mai stata particolarmente brillante. Per quanto non vada di moda, la mia mente sembra essere predisposta a individuare prima i lati più seccanti di una vicenda, tralasciando quelli piacevoli. Vediamo un po’ se questa volta il tentativo funziona meglio e risco a non uscirne stremata e morsicata. Sempre dal lupo di cui sopra, ovviamente.
Che poi chiamarlo lupo è fin troppo lusinghiero, visto che non ne condivide né la bellezza né l’eleganza. Penso di inserire questo pensiero nella scatola di sopravvivenza che porterò con me. Non proprio positivo, ma almeno divertente: è sempre un progresso.